Isole nella corrente
W.A.Ve. celebra quest’anno il suo ventesimo compleanno e per l’occasione, in collaborazione con UNISCAPE, propone agli studenti e ai docenti che parteciperanno il tema dell’isola. Quando, quasi due anni fa, con Juan Manuel Palerm, Presidente di UNISCAPE, abbiamo pensato a questo tema non potevamo prevedere le implicazioni che esso avrebbe potuto avere.
L’occasione derivava da un’altra ricorrenza, quella dei 20 anni dalla firma della Convenzione europea del paesaggio e dalle relazioni tra UNISCAPE e molte isole sparse per il mondo a partire dalle Canarie per arrivare alle Galapagos, a Chiloè, alle Egadi e a molte altre. La relazione poi con Venezia, città fatta di isole, era evidente come erano scontate tutte le implicazioni letterarie attorno a questa particolare condizione.
Mai avremmo potuto pensare, però, che, pochi mesi dopo avremmo fatto i conti con una particolare declinazione del tema, quella dell’isolamento individuale, sperimentata da ognuno di noi nei lunghi mesi del lockdown. Alla luce di quanto successo forse non è del tutto vero che “nessun uomo è un’isola” come scrivevano John Donne e Hemingway o, quanto meno, il rischio che ogni uomo possa diventare un’isola è sempre dietro l’angolo.
Così, occuparsi oggi progettualmente di isole significa sì tornare ad indagare quella particolare relazione che si costruisce in questi luoghi tra architettura e paesaggio, trovando, ancora una volta, in Venezia un fondamentale paradigma, ma anche riflettere su di una condizione che ci riguarda tutti. Come sempre W.A.Ve. coinvolgerà circa 1200 studenti Iuav e stranieri, e 25 architetti, con ancor più collaboratori, provenienti da tutto il mondo.
Trovandoci in una fase di transizione dell’epidemia i lavori saranno svolti ancora in forma mista anche se gli studenti (in una condizione di massima sicurezza) torneranno a riempire le aule a differenza di quanto accadde nell’ultima edizione svolta integralmente online. Anche quest’anno avremo come sostenitori la Fondazione Iuav e Rete Ferroviaria italiana che porterà le tematiche relative alla Sicilia e alla Sardegna sulle quali la società è impegnata.
Il grande workshop di progetto continua, dunque, il suo percorso e sempre più si allarga la rete di chi ci ritorna o di chi, avendolo frequentato una volta, ne serba un buon ricordo e di chi crede che l’architettura, specie in questa epoca di passaggio, debba sempre più prendersi cura di ciò – uomini o luoghi – che la circonda e ne costituisce il naturale completamento.
Alberto Ferlenga, 2021