Disposizioni di soglia

La necessità di nuove pratiche di sicurezza per la salute pubblica ci costringe a pensare agli spazi intermedi e di transizione.

DOCENTE
Margherita Vanore

ASSISTENTI
Marco Andreatta, Stefania Mangini, Giulia Mela, Stefano Tornieri

TEMA

Le misure anti contagio attivate durante la pandemia da Covid-19 ci hanno fatto rivalutare stili di vita “a passo d’uomo”, servizi di prossimità, capacità adattive delle case e qualità ambientale dei luoghi di condivisione, ma ci hanno anche messo di fronte a delle precise disposizioni comportamentali e di distanza.
Il termine disposizione richiama vari significati in cui il collocare/collocarsi avviene rispetto ad un ordine, un’intenzione, una regola, un progetto.
Con la dilatazione imposta allo spazio di fruizione dei servizi fondamentali, dai trasporti alle scuole, e la necessità di nuove pratiche di sicurezza per la salute pubblica, hanno assunto un ruolo rilevante gli spazi intermedi e di transizione, tra ambienti pubblici e privati, del lavoro, della condivisione e dell’abitare, in parte imponendo nuove soglie che modificano l’esistente.
Il workshop si concentra sulla qualificazione architettonica e ambientale di quegli spazi perché possano continuare oltre l’emergenza a prendersi cura delle persone e della città. A tal fine i progetti esamineranno i percorsi casa-università-campo, descrivendo le criticità di soglia individuate da studenti universitari che vivono la città di Venezia per ripensare quegli ambiti intermedi tra i luoghi dell’abitare, dello studio e del tempo libero, in rapporto ai comportamenti indotti dalla convivenza con situazioni di rischio. Gli stessi studenti saranno quindi tra i destinatari del loro studio progettuale con l’obiettivo di trasformare i nuovi spazi di soglia in architetture di utilità sociale.