D-21963 Excursions on Capacities

L’obiettivo del gioco è la costruzione e gestione di una simulazione collettiva.

DOCENTI
Esther Giani + PREtesti

TEMA

Chi:
Esther Gian con il collettivo PREtesti. Un gruppo di studenti e 15 mila superstiti.

Cosa:
Durante la pandemia, forze telluriche inedite e inaspettate colpiscono la Laguna Veneta, che si era salvata dalla prima ondata virale di Covid-19.
Una forza incontrastabile quanto inaspettata rompe la città di Venezia e il tessuto sociale: nuove isole si formano intrappolando fatalmente su quei lembi di terra residenti, pendolari e turisti.
Ciascuna isola dispone di 1 km3 di aria, all’esterno del cubo le condizioni ambientali non consentono alcuna forma di vita.
Le comunità isolate dovranno riorganizzarsi per sopravvivere, costruendo nuovi spazi ed esplorando nuovi modi di convivenza, mettendo a punto strategie che mantengano al sicuro gli abitanti.
Cosa#2:
Game/Gioco a squadre: composizione interattiva di un cubo 1x1x1KM per una comunità autonoma di 15 mila abitanti.

Dove:
Anche noi siamo naufraghi. Dorsoduro 2196: il Cotonificio Veneziano e la porzione di Venezia su cui insiste è l’isola di cui esploreremo – giocando – le possibilità.
il km3 sarà lo spazio di espansione/riorganizzazione della nuova comunità di 15.000 anime alla deriva… D-21963.
Dove#2:
In piattaforma Microsoft TeamS

Come:
Excursions on Capacities. La nuova comunità dovrà costruire il proprio futuro a partire dalle necessità di base: respirare aria pulita e produrre cibo (primo livello: landscape), per passare a strategie di rete che innervino e alimentino l’isola (secondo livello: netscape) e concludere con la definizione del costruito quale apoteosi della raggiunta consapevolezza di convivenza tra uomo e natura (terzo livello: builtscape).
Come#2:
chiusi nel nostro mondo siamo chiamati a progettare i 3 livelli dell’isola (suolo, reti e costruito). Ciascuna squadra farà le proprie proposte e, tramite sfide, si conquisteranno i sottolivelli esplorativi per aggiudicarsi la vittoria e veder procedere il proprio modello di sviluppo.
Si tratterà di un Gioco cooperativo multiplayer organizzato a squadre con ruoli diversi all’interno del team. L’obiettivo è la costruzione e gestione di una simulazione collettiva.
Giocheremo tutti insieme simulando il reale: pericoli, minacce, imprevisti segneranno gli esercizi progettuali che compongono ciascun livello (3 temi, 3 sottolivelli ciascuno per un totale di 9 esercizi progettuali).
I temi saranno lanciati da esperti; le sfide finali, per passare di livello, saranno settimanali, pubbliche e valutate da una giuria.
Il risultato finale sarà il progetto di un nuovo cubo urbano autonomo che si compone dei diversi contributi, selezionando i modelli vincitori delle sfide (quotidiane e settimanali).

Quando:
La timeline settimanale avrà tempi contingentati in relazione a obiettivi, sfide e output:il lunedì si lancia il macro tema; martedì, mercoledì e giovedì saranno scanditi da esercizi progettuali specifici con l’obiettivo di rispondere ai dati/condizioni conquistate.
Il venerdì ci saranno le sfide finali: i vincitori vedranno la propria proposta realizzare il cubo.
Il Gameplay sarà asimmetrico (secondo le condizioni di base conquistate) e il punto di partenza di ogni nuova simulazione tematica sarà il modello vincitore del livello precedente.

Perché:
Perché la Pandemia è un PREtesto per riflettere su nuovi modelli di sviluppo più consapevoli;
perché questi mesi di confinamento, di libertà private, di tempo anomalo siano monito e occasione di ripensare alle nostre abitudini e ai nostri comportamenti.
Perché giocando si impara (e l’Architettura è una magnifico e sapiente gioco…) e la creatività dà il meglio di sé nei momenti più bui.