Oltre il giardino. Attraverso le scuole nella Venezia post Covid19

La categoria dei bambini e dei teenager del 2020 sembra essere tra le più esposte ai traumi che la pandemia sta lasciando.

DOCENTI
Fernanda De Maio + Andrea Iorio + ProSA architetti


TEMA

Il futuro post Covid19 porterà inevitabili trasformazioni negli spazi urbani e nei modi in cui torneranno ad abitare le città le diverse categorie della popolazione. Tra queste quella dei bambini e dei teenager del 2020 sembra essere tra le più esposte ai traumi che la pandemia sta lasciando nella società contemporanea. Lo spaesamento rispetto al tema della riapertura delle scuole testimonia quanto il problema sia complesso e impellente. Eppure, allo stesso tempo, l’emergenza sembra offrire un’occasione eccezionale di ripensare in modo articolato le modalità educative e di conseguenza gli spazi ove questi processi trovano luogo.
Tre scuole molto diverse, e i tre differenti tipi di contesto veneziano in cui si inseriscono, saranno il punto di partenza per costruire un racconto architettonico di Venezia e del modo in cui la vivono o potrebbero viverla i suoi abitanti più giovani se la città diventasse essa stessa una sorta di scuola a cielo aperto (e all’aria aperta). Le aule della didattica tradizionale, che si sono rivelate difficilmente adattabili alle esigenze dell’emergenza sanitaria, in realtà già da tempo dimostravano una certa resistenza anche alle più recenti teorie pedagogiche. Nel corso del workshop si proverà, al contrario, ad aprire le porte delle aule per lasciare fuoriuscire le classi: nei corridoi, nei giardini e infine nella stessa città, a esplorare nuove modalità di apprendimento, interagendo con un mondo finora considerato “esterno” e sperimentando inediti rapporti con lo spazio urbano. Oltre il giardino dell’edificio scolastico, allora, lo spazio urbano di una città particolare ed eccezionale come Venezia insegnerà a…

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